Padania Acque session – Fanghi di depurazione – 23 Ottobre, 2019

Padania Acque session – Fanghi di depurazione – 23 Ottobre, 2019

Fanghi di depurazione,

da problema a risorsa

Claudio Bodini, Presidente di Padania Acqua (nella foto) ne è convinto. I fanghi di depurazione devono diventare una risorsa per la collettività e non restare un rifiuto da smaltire. Una questione delicata con cui Watec Italy 2019 ha scelto di aprire le sessioni convegnistiche, anche perché, numeri alla mano, nella sola provincia di Cremona sono più di 30milioni i metri cubi di acque trattate ogni anno e il tema dei fanghi è molto sentito.

Aspetto ribadito anche da Giovanni Gagliardi, Consigliere della Provincia di Cremona e dal sindaco della cittadina lombarda Gianluca Galimberti, che sottolineano l’importanza che il mondo agricolo non resti la principale destinazione dei fanghi, perché difficilmente si potranno aumentare ancora le quantità già oggi impiegate.

L’approccio? Multidisciplinare. Lo ha ricordato a Watec Italy Luigi Petta, ricercatore Enea, consapevole che si possa lavorare molto sul recupero del fosforo dai fanghi di depurazione, anche se sotto il profilo normativo non sempre è agevole lavorare. Il vero obiettivo resta però quello di produrre la minima quantità di reflui in partenza, perché già oggi i quantitativi di fanghi da gestire stanno diventando davvero elevati e soprattutto è estremamente variabile la loro origine e composizione, rendendo ancora più complesso il trattamento.

I dati raccolti in Lombardia – secondo quanto detto a Cremona da Giorgio Gallina della Direzione Generale Ambiente e Clima della Regione Lombardia – indicano per il 60% una provenienza dei fanghi da origini civili, che scende al 30% dalla depurazione del settore alimentare e solo un 10% di origine industriale. Così come appare chiaro che l’agricoltura ne assorba la maggior parte.  Numeri colossali, visto che nella sola Lombardia si producono ogni anno 960mila tonnellate di fanghi, delle quali solo il 40% sono di origine lombarda, mentre il 60% viene da fuori regione.

Un aspetto che le politiche territoriali non possono certo trascurare e di cui si parlerà ancora a Watec Italy nei prossimi giorni.

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